Risorse recenti
Europe Sustainable Development Report 2025
Il 29 gennaio 2025 è stato pubblicato il Rapporto sullo Sviluppo Sostenibile in Europa 2025 (ESDR 2025), realizzato da SDSN. Il rapporto evidenzia un rallentamento nei progressi verso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) nell’Unione Europea, con un tasso di avanzamento più che dimezzato rispetto agli anni precedenti. L’analisi copre 41 Paesi, tra cui tutti i 27 Stati membri dell’UE, 9 Paesi candidati, 4 dell’Accordo Europeo di Libero Scambio e il Regno Unito.
L’edizione di quest’anno sottolinea le persistenti sfide ambientali e sociali dell’Europa, con particolare attenzione all’OSS 2 e ai sistemi agroalimentari sostenibili. Il rapporto è accompagnato uno studio, sviluppato in collaborazione con il Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE), che evidenzia come i cambiamenti nelle diete siano essenziali per migliorare la sostenibilità alimentare e la salute pubblica nell’UE.
Per accelerare il raggiungimento degli OSS entro il 2030, il rapporto propone quattro priorità strategiche per la nuova leadership dell’UE, tra cui maggiori investimenti in tecnologie pulite, misure per ridurre le disuguaglianze sociali, la transizione verso diete più sostenibili e il rafforzamento della diplomazia del Green Deal.
L’ESDR 2025 invita inoltre la Commissione Europea, il Consiglio dell’UE e il Parlamento Europeo a riaffermare il loro impegno sugli OSS attraverso una dichiarazione congiunta. La pubblicazione del rapporto rappresenta un appello urgente affinché l’UE rafforzi il proprio ruolo nella promozione dello sviluppo sostenibile.
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Naviga la dashboard: https://eu-dashboards.sdgindex.org/
Consulta lo studio su SDG 2: Sustainable Food Systems as a Driver for the Implementation of the SDGs
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Sustainable Development Report 2024
Pubblicata il 17 giugno 2024 la nona edizione del Sustainable Development Report realizzato dal Sustainable Development Solutions Network (SDSN).
Il rapporto rivela che nessuno dei diciassette Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) è sulla buona strada per essere raggiunto entro il 2030, e si stima che solo il 16% dei target OSS stia progredendo. Il primo capitolo del rapporto, approvato da oltre 100 scienziati ed esperti mondiali, identifica le priorità per riformare le Nazioni Unite e affrontare le grandi sfide del 21° secolo, al fine di raggiungere uno sviluppo sostenibile. Tra le proposte vi sono cinque strategie per affrontare le carenze strutturali nel finanziamento degli OSS.
Pubblicato annualmente dal 2016, il rapporto globale sullo sviluppo sostenibile include gli indicatori OSS e le dashboard che classificano le performance di tutti gli Stati Membri dell’ONU sugli OSS. Oltre agli indicatori OSS, l’edizione di quest’anno include un nuovo indice che misura il supporto dei Paesi al multilateralismo fondato sulle Nazioni Unite, coinvolgendo tutti i 193 Stati Membri dell’ONU. Inoltre, il rapporto presenta i nuovi percorsi FABLE che mostrano come raggiungere sistemi alimentari e territoriali sostenibili prima della metà del secolo.
Visita il sito ufficiale e leggi il report.
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Esplora la dashboard: https://dashboards.sdgindex.org/map
SDSN Italia SDGs City Index 2024
In data 28 marzo 2024 FEEM ha pubblicato “L’SDSN Italia SDGs City Index per un’Italia Sostenibile: a che punto siamo nel raggiungimento della piena sostenibilità?”, il report aggiornato al 2024 sulla sostenibilità urbana che prende in esame i capoluoghi di provincia italiani in relazione agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Il rapporto fornisce un’analisi aggiornata dei cambiamenti avvenuti negli ultimi due anni, dove possibile, e include considerazioni metodologiche appropriate. Lo scopo principale del presente report è quello di informare la società, le amministrazioni e tutti gli attori interessati riguardo alla sostenibilità territoriale. Allo stesso tempo, mira a fornire uno strumento analiticamente solido per guidare le scelte e le strategie degli amministratori locali, sia basandosi sui cambiamenti degli ultimi due anni, sia nell’ottica di raggiungere gli ambiziosi Obiettivi stabiliti dall’Agenda 2030.
Per conseguire tale obiettivo, l’analisi considera i dati relativi a 104 comuni italiani, valutati ed elaborati in base a 42 indicatori fondamentali legati a 16 dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Per quanto la situazione risulti variegata, le province italiane si trovano quasi unanimemente indietro rispetto tre Obiettivi in particolare, dimostrando quanto sia le politiche locali sia quelle nazionali debbano muoversi sinergicamente per gestire la stessa sfida per la sostenibilità.
Europe Sustainable Development Report 2023/24
Il 25 gennaio 2024 è stato pubblicato lo Europe Sustainable Development Report 2023/24 dal sottotitolo molto esplicativo: Elezioni Europee, il Futuro dell’Europa e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Prodotto da SDSN in collaborazione con SDSN Europe e il Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE), il nuovo rapporto sottolinea che, al ritmo attuale, un terzo degli obiettivi di sviluppo sostenibile non sarà raggiunto dall’UE entro il 2030, e che devono essere adottate azioni decisive all’interno dell’Unione per evitare tipping points ambientali, ossia dei punti di non ritorno che, una volta superata una soglia critica, non potranno più essere fermati, sconvolgendo così lo status quo del sistema-Terra.
Per affrontare queste sfide, il Report offre contributi essenziali, contenuti nel primo capitolo, affinché l’UE rafforzi il suo ruolo di leader nello sviluppo sostenibile, sia a livello nazionale che internazionale, in quanto risultati concreti saranno visibili solamente tramite uno sforzo coordinato di tutte i membri dell’Unione. Il secondo capitolo, invece, riporta in modo accurato la performance degli obiettivi di sviluppo sostenibile di 34 stati – 27 membri dell’UE, sei candidati, quattro membri della European Free Trade Association, e il Regno Unito. L’Italia si posiziona al ventunesimo posto, con un risultato di 69.9 (inferiore alla media europea di 72).
A completamento del rapporto, un gruppo di oltre 200 scienziati ed esperti provenienti da 25 paesi europei ha anche pubblicato una Call for Action con dieci azioni prioritarie da applicare con urgenza, come riportato anche da ASviS, l’Alleanza Italiana per le Sviluppo Sostenibile. L’obiettivo è quello di coinvolgere gli attuali partiti politici e la futura leadership dell’UE per gettare le basi per un nuovo Patto Europeo per il Futuro. Questo giugno i cittadini europei saranno chiamati alle urne per eleggere il prossimo Parlamento Europeo: è dunque necessario, ora più che mai, informare i cittadini sulle responsabilità che i futuri leader dovranno assumersi per affrontare l’emergenza climatica.